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Eventi

Aare Bonsai concede il privilegio di copiare la natura, di idealizzarla, di addentrarsi nelle sue leggi e di farle nostre. Un Bonsai è tale quando guardandolo ci dà emozione, quando sprigiona forza, quando dimostra forza, vitalità e ...naturalezza. Se ci ispiriamo a quello che vediamo, ai diversi ambienti che ci circondano e che osserviamo, ne sapremo vedere la luce, la forza espressa, potremo crearne la profondità e potremo darne la direzione. Già, la forza, la naturalezza, la profondità, ... la direzione!

E' come se la natura avesse una sua sorgente, un qualcosa a cui tendere, un infinito da raggiungere, uno stato a cui elevarsi, da venerare! E' un qualcosa di indefinito che vibra, schiaccia, eleva, piega e spezza; è la forza della natura che ci appare e che non è mai tangibile, che svanisce nella quiete e che riappare nella tormenta, a cui ci assoggettiamo nel trascorrere delle stagioni, calde e rilassanti, o fredde ed ingrate, a cui ci pieghiamo con umiltà! No non c'è altra strada! C'è qualcosa sopra di noi che ci domina e che ci indirizza, che ci mostra la strada, che ci da la direzione! Come non tenerne conto!

Abbiamo imparato a potare, a legare, modellare, ma dobbiamo dare una direzione, imprimere forza, dare l'anima: quella della natura! Sui manuali abbiamo letto che i rami non si incrociano, che non devono essere opposti, e forse se riusciamo ad immaginare la forza della natura ci riesce più facile pensare che non ci saranno due rami contrapposti ugualmente forti, che due tronchi si possano dirigere in direzioni diverse!

Forse il movimento leggero di due piante farà si che i loro tronchi si accostino, si sfiorino, si oltrepassino, ma che si incrocino proprio no! La natura avrà dato loro una direzione, vi avrà impresso la sua forza e non potremo mai chiamarci coltivatori di Bonsai se non saprem vederla, leggerla e riproporla.

La forza della natura piega i tronchi, modella i rami, li rafforza o li inibisce, crea le forme a suo piacimento, le dirige; noi saremo solo lettori attenti o bravi artigiani se sapremo riprodurre tali forme rispettandole, facendole nostre senza avere la presunzione di dominarle.

 

 

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L'autunno affila le montagne, il vento fa sentire le vecchie pietre d'unto,...

Mario Luzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

 

 

 

 

 

 

Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, ...

Eugenio Montale

 

 

 

 

 

Forse è un segno della vita: intorno a me fanciulli con leggeri moti del capo danzano in gioco ...

Salvatore Quasimodo

 

 

 

 

 

 

 

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